lo sfogo del socio rossoblù Cipriani
A seguito delle polemiche e delle accuse infamanti che si sono scatenate attorno alla dirigenza e ai soci de L'Aquila Calcio 1927, sono doverose alcune
precisazioni. Pur non essendo coinvolto nelle scelte sportive e amministrative della societa', e' opportuno ribadire che nessuno di noi soci e' in "fuga" dopo la
scottante delusione, che nessuno di noi ha mai speso il nome de L'Aquila Calcio per acquisire appalti nella ricostruzione, che siamo coesi e solidali con il
presidente e con il vicepresidente, del quale non condividiamo le dimissioni e, soprattutto, che siamo delusi dal trattamento ricevuto dopo aver dato tanto per
contribuire alla rinascita di una citta' devastata.
La delusione e' grande e noi ci assumiamo le nostre responsabilita', ma invitiamo anche a spostare l'attenzione su coloro che non hanno invece fatto nulla
per sostenere la squadra. Mi riferisco a quella parte di pubblico che e' mancata e agli imprenditori assenti o forse e' meglio dire ai "prenditori".
Ovviamente il mio ringraziamento, assieme a quello degli altri soci, va a tutti i nostri sponsor che, nonostante l'annata difficile, hanno scelto di darci
fiducia.
Noi ci abbiamo creduto e continueremo a farlo per il rispetto che meritano i colori de L'Aquila Calcio e fino a quando non avremo la certezza di poter passare
il testimone.
Stefano Cipriani
02/06/2016
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