Lüm accende la 38a edizione della Maratona dles Dolomites-Enel si
Dedicata a Lüm, luce, la 38a edizione della Maratona dles Dolomites-Enel si è svolta lungo i passi dolomitici per un giorno chiusi al traffico. La corsa, illuminata da un sole pallido come i monti che accarezza, ha visto protagonisti Luca Cavallo e Roberta Bussone vincitori del percorso Maratona, il tracciato di 138 chilometri e oltre quattromila metri di dislivello.
Una luce delicata e gioiosa svetta all’alba dalle cime dolomitiche a sorridere ai quasi ottomila partecipanti - 7964 per la precisione, di cui 7081 uomini e 883 donne - della Maratona dles Dolomites – Enel giunta alla sua 38a edizione. Una Maratona dedicata proprio alla Lüm, luce, e caratterizzata dai classici tre percorsi che si snodano sui passi dolomitici, parte imprescindibile della storia del ciclismo. Alla partenza di La Villa, inaugurata come sempre da Michil Costa sulla sua bici d’epoca alle 6,30 in punto, il serpente a pedali si snoda a gran velocità in direzione Campolongo. Ed ecco la luce a illuminare questa magnifica giornata: luce sulle strade, luce sui prati e sulle guglie dolomitiche. E sono proprio le parole del Presidente della Maratona a ispirare la corsa: “La luce è ciò che portiamo dentro, anche quando il mondo vacilla. Una luce intesa come augurio, che ci possa accompagnare non solo sulle strade che si arrampicano sui passi, ma anche dentro di noi, là dove si accendono le idee, le emozioni, le utopie. Ecco questo potrebbe essere il nostro Vangelo della Montagna, quello che possiamo scrivere illuminati dal respiro e la fatica”.Anche quest’anno la diretta televisiva realizzata da RAI 2 segue la corsa dall’inizio all’arrivo dei primi classificati del percorso lungo. Dalle 6.15 alle 12 le immagini riprendono e raccontano non solo le gesta delle migliaia di corridori disseminati lungo le strade dolomitiche ma anche lo scenario spettacolare che fa da cornice alla corsa che entra subito nel vivo. Sulle rampe del Sellaronda è prima un gruppetto di undici corridori ad andare in fuga, ma è lo spagnolo David Mayo, secondo classificato nella scorsa edizione, a staccare tutti sul Campolongo. Fra le donne è invece Roberta Bussone a mettersi subito in evidenza, staccando tutte le sue rivali dando vita a una lunga cavalcata solitaria.
Come sempre è sul passo Giau che la corsa si decide: è il piemontese Luca Cavallo che prima raggiunge Mayo e poi lo supera involandosi verso le rampe del Falzarego-Valparola a inseguire la vittoria. “Siamo partiti forte in una decina e sul Sella ho fatto l’andatura, ma poi ho rotto un raggio della ruota e non potendo cambiare bici mi sono dovuto adeguare. David Mayo è andato in fuga, perciò ho deciso che sul Giau dovevo dare tutto. L’ho raggiunto e superato, e nonostante sbandassi a ogni curva, sono riuscito a tagliare per il primo il traguardo. Sono contentissimo”. Il podio finale uomini del percorso Lungo vede così al primo posto Luca Cavallo che corre la Maratona in 4 ore, 25 minuti, 35 secondi seguito dallo spagnolo David Mayo in 4 ore, 28 minuti, 8 secondi e da Giuseppe Orlando in 4 ore, 29 minuti, 17 secondi.
Altra grande impresa anche sul fronte femminile, grazie alla piemontese Roberta Bussone che va a vincere la Maratona con un tempo strepitoso: “Sono felicissima, sono andata forte fin dall’inizio e poi mi sono gestita bene. Per me è un successo incredibile, non è facile conciliare la passione per la bici con il lavoro. Sono davvero commossa, mi ero ripromessa l’anno scorso, durante la festa del compleanno, di provare a vincere. Con questo successo, ogni sacrificio è ripagato alla grande”. Per l’esattezza, Roberta Bussone corre il percorso Maratona in 5 ore, 7 minuti e 6 secondi, seguita con distacco da Martina Cavallo in 5 ore e 24 minuti e da Carmen Moser in 5 ore e 25 minuti.Altra grande impresa anche sul fronte femminile, grazie alla piemontese Roberta Bussone che va a vincere la Maratona con un tempo strepitoso: “Sono felicissima, sono andata forte fin dall’inizio e poi mi sono gestita bene. Per me è un successo incredibile, non è facile conciliare la passione per la bici con il lavoro. Sono davvero commossa, mi ero ripromessa l’anno scorso, durante la festa del compleanno, di provare a vincere. Con questo successo, ogni sacrificio è ripagato alla grande”. Per l’esattezza, Roberta Bussone corre il percorso Maratona in 5 ore, 7 minuti e 6 secondi, seguita con distacco da Martina Cavallo in 5 ore e 24 minuti e da Carmen Moser in 5 ore e 25 minuti.
Sul percorso Medio il podio maschile è composto da Stefano Bonanomi, Stefan Kirchmair e Danilo Celano, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, quello femminile vede Laura Simenc Kramar al primo posto, Michela Santini al secondo ed Elisa Leardini al terzo.
Si conclude così la Maratona dles Dolomites – Enel in un’esplosione di luce splendida a illuminare le Dolomiti. È tempo, però, di rivolgere il pensiero alla prossima edizione, la 39a, che si terrà domenica 5 luglio 2026 e che ha per tema Pesc, pace. Una parola oggi più che mai importante, decisiva per il futuro del mondo e dell’umanità. Una parola che non può essere vaga, un ipotetico ideale, ma che si deve fare, con la volontà di tutti, sempre più concreta. “Dobbiamo vivere la pace come un esercizio quotidiano, come un impegno al bene, come la scelta di ogni ciclista che, invece di correre in solitaria, aspetta un amico e decide di condividere la strada. È il gesto silenzioso di chi tende la borraccia a uno sconosciuto, è il saluto gentile a chi incroci sul passo, mentre lui sale e tu scendi. È il ritmo comune che si crea, la distanza che si accorcia tra chi è diverso. La Maratona diventa così simbolo di convivenza: tra popoli, culture, silenzi condivisi. Un inno alla pace, un esercizio di fraternità, un piccolo, grande miracolo a pedali che ci ricorda che nessuna fatica è inutile se è fatta insieme; e che solo chi ha luce dentro può davvero generare pace. Parola di Michil Costa. Arrivederci all’anno
LA CLASSIFICA COMPLETA:
https://datasport.com/live/ranking/?racenr=27422
08/07/2025
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